E concludiamo l’anno tra i “Fulmini” degli ZAGREB!

Ebbene sì questo 2023 lo concluderemo tra fulmini e tempeste sonore ovvero quelle degli ZAGREB che avremo ospiti nei nostri studi di mUSICAaTTIVa venerdì 23 DICEMBRE alle ore 21 nelle […]

Ebbene sì questo 2023 lo concluderemo tra fulmini e tempeste sonore ovvero quelle degli ZAGREB che avremo ospiti nei nostri studi di mUSICAaTTIVa venerdì 23 DICEMBRE alle ore 21 nelle frequenze radiofoniche 94.00FM in regione e per chi è fuori Veneto dallo streaming che trovate nel nostro sito www.musicaattiva.com, il tutto sempre rigorosamente in diretta fino alle 23.

Questa band è arrivata al quarto album dopo l’autoprodotto “Fantasmi Ubriachi” del 2015, il secondo “Palude” per la ferrarese Alka Record Label del 2018 e nel 2020 il pre-covid “(Tu Sarai Complice)” per la Dischi Soviet Studio. Quest’anno infine mette alle stampe proprio “Fulmini” con un bel binomio di etichette venete: la veronese Vrec Music Label e sempre la cittadellese Soviet.

Il trio di musicisti che da sempre forma la band è ben noto alla nostra trasmissione ed all’indie locale: il cantante e chitarrista Alessandro Novello, passato di qua sia quando si cimentava in inglese con gli Insane Mood che da cantautore semiacustico dopo esser passato all’italiano; il chitarrista Mene che era stato nei nostri studi con gli Ayanamy e il bassista Ermanno già nostro ospite quando faceva parte dei Frida. Le due nuove entrate nella line-up del gruppo per questo ultimo lavoro sono invece Luca alla chitarra e Giulio alla batteria.

La band ha avuto negli anni un’importante attività live che l’ha portata a suonare un po’ in tutta Italia e pure in palchi di rilievo come per esempio al Pistoia Blues o al Primo Maggio a Taranto. Ed anche a livello di collaborazioni i ragazzi vantano nei loro dischi diverse partecipazioni di cantanti indubbiamente significativi per il rock nazionale. Come in questo disco, nell’ultimo singolo uscito che è “Resto Solo Io”, Alessandro duetta nel ritornello niente poco di meno che con Omar Pedrini, storico leader dei Timoria.

Precisiamo subito che questo lavoro ai primi ascolti può sembrare solo un buon disco di rock italiano ma in verità se lo si recepisce più attentamente e con calma ci si accorge delle molteplici sfumature musicali ed umorali che abbiamo felicemente trovato  e che ci hanno arricchito i nostri padiglioni auricolare, se non proprio le nostre stesse anime!

I tre singoli già usciti con un videoclip sono le composizioni con un suono più delineato e conosciuto ai più: infatti c’è la psichedelia di “Tu Hai Me” che riconduce a dei Verdena probabilmente più noise; poi “Libellula”, che abbiamo più volte fatto ascoltare anche nelle nostre frequenze, è una canzone in bilico tra punk e rock alternativo sulla lezione dei Ministri; ed infine la già citata “Resto Solo Io”, che non solo nel controcanto di Pedrini ricorda i Timoria, ma anche a livello compositivo se prendiamo gli ultimi lavori della band bresciana con Sasha Torrisi alla voce, dopo l’addio di Renga.

Ma  se invece ci si perde tra le altre tracce si trova inaspettatamente molto altro di decisamente insolito e particolare che fa capire il vero valore del gruppo. Potremmo iniziare subito da “Contessa” dove basso e batteria disegnano delle linee ritmico-armoniche che ricordano sorprendentemente e  felicemente il folk-punk eccentrico dei Violent Femmes per confluire successivamente in un sostenuto ritornello distorto alla Zen Circus. Per passare poi dalla sbarazzina “Miss Maschera” in bilico tra l’indie ed il rock’n’roll di certe song agro-dolci dei Tre Allegri Ragazzi Morti. O finendo nel brano con più tensione nell’aria cioè “Portami Con Te” dove si rispolvera un post-grunge quasi elettronico che aveva fatto bella figura nei primi dischi degli americani Bush ed ora riproposto in italiano non perde di certo mordente con gli Zagreb.

Ma c’è qualcosa anche di molto più inglese come il saltellante brit-pop di “Laila” che nel ritornello melodico ricorda i seducenti Suede. E non possiamo nemmeno dimenticare l’unica ballata dal titolo “2020”: brano autoriale senza tempo tra reverberi di piano e incursioni noise a metà strada tra Le Luci Della Centrale Elettrica e il cantautorato di Motta.

E chiude l’album probabilmente la canzone più coraggiosa del disco semplicemente perché si abbandona completamente al pop, magari nella versione più indie, ma “La Ragazza Del Lago” è proprio una canzone standard pop (strofa/ponte/ritornello ripetuto due volte) che non ti regala sorprese (come tutto il pop) ma ti cattura con quel ritornello che si appiccica alla testa e non ti molla più!! E fare del buon pop  non scontato è proprio la cosa più complicata di questi tempi ma i nostri ragazzi sembrano aver passato questo esame a pieni voti con arrangiamenti e testi molto personali!! E che sia stata messa giusto per ultima perché segna la strada per un loro nuovo percorso musicale??

Ok glielo chiederemo durante la diretta e se volete anche voi partecipare attivamente alla trasmissione per fare altre domande o mandare qualche vostro pensiero o impressione lo potete fare scrivendoci degli sms al 334-7102672, numero unico di Radio Gamma 5, oppure postando nella pagina web https://www.facebook.com/events/2609634655838072/ dell’evento social.

Oramai è una prassi, ma poiché siamo un’isola felice di creatività noi lo diciamo sempre, nella parte finale del programma, quella ‘demoATTIVI’, ancora nuove canzoni (ed una pure di Natale!) che continuano ad arrivare settimanalmente di band ed artisti, sia nuovi che già conosciuti, dell’underground veneto.

Non ci resta che augurarvi un buon 2023 con la miglior colonna sonora per la vostra, si spera, meravigliosa vita!

 

Lo STAFF di mUSICAaTTIVa

 

 

 

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