Il ‘melting pot rock’ dei PACINO con tutta la sua libertà espressiva ospite a mUSICAaTTIVa.

I PACINO sono una band mestrina di recente formazione (2016) ma composta anche da musicisti con molti anni alle spalle nell’underground regionale che infischiandosene ormai di mode musicale e correnti […]

I PACINO sono una band mestrina di recente formazione (2016) ma composta anche da musicisti con molti anni alle spalle nell’underground regionale che infischiandosene ormai di mode musicale e correnti di pensiero odierne hanno unito le loro vecchie e nuove passioni musicali creando un sound proprio ed introvabile in altri gruppi di oggi, attingendo da spunti ed arrangiamenti di generi diversi e pure da periodi storici musicali diversi. Composti da Mattia alla voce (già con gli X-Ray Life), Francesco alla chitarra (ex di Rebel Toys e Hands Off Alice), Bruno alle tastiere/synth (ex Criminal Tango e nella band solista di Aldo Tagliapietra de Le Orme) e Douglas alla batteria (vecchia nostra conoscenza, già Moofloni, The Wetfinger Operation, Die Transfer e Flat Fifty) saranno ospiti di mUSICAaTTIVa per questa prima puntata dell’anno VENERDI’ 11 GENNAIO dalle ore 21 sui 94.00Mhz di Radio Gamma 5 o in streaming dal sito www.radiogammacinque.it a presentare il loro album di debutto “Fallen America”. Iniziamo col dire che il sound dell’intero disco è caratterizzato dall’assenza del basso sostituito con linee di synth-bass noir accompagnate da una ritmica decisamente incalzante, da diversi riff di moog postpunk/wave che richiamano agli anni 80, da chitarre sature, distorte e noise più anni 90 e da un cantato che acido così lo ricordiamo solo nel compianto Layne Stanley ma che sa pure cambiare range di voce ed improvvisamente addolcirsi. La seconda cosa da dire è che, se il disco nei suoni ha una sua organicità, ogni canzone invece presenta una struttura e delle scelte stilistiche che rimandano a più generi differenti anche all’interno dello stesso brano e questo fa si che si tratti di un disco complesso più adatto ad intenditori ed onnivori di musica che ad un pubblico mainstream!! Ma in questa trasmissione sono capitati nello spazio adatto!!! ;-) E questa caratteristica si capisce subito dalla prima canzone “Fallen America” che appunto dà il titolo anche al disco, uscito nel 2018 per Sneakout Records, infatti dopo la risata ed i sospiri diabolici iniziali partono pulsioni debordanti di synth-bass che sorreggono tutto il pezzo a cui dopo si aggiungono anche i riff di chitarra distorta e un claustrofobico cantato a ricordare l’oscurità dei Nine Inch Nails ma che si apre inaspettatamente in un ritornello comunque melodico e pop sempre cantato però con una voce acre, un po’ come spesso faceva Marilyn Manson. E il finale poi diventa sempre più inquietante e frenetico come la miglior scuola di Trent Reznor e soci hanno insegnato. Tutta altra storia per il singolo del disco “Out Of The Cage”, correlato di un bel videoclip su YouTube, che senza saperlo lo abbiamo utilizzato anche noi per farvi conoscere la band nei nostri spazi radiofonici: sicuramente il brano con maggior tiro e di presa più immediata!! Inizia subito spedito e quasi danzereccio come dei Nirvana votati al garage-rock con tanto di organo alla The Who e passaggi prog anni 70. Se la canzone più sofisticata è di certo “Iknusa” dove il sound potente da sfogo anche delle stravaganze care a Mike Patton e ai suoi Faith No More, c’é spazio nel disco anche ad un lento d’atmosfera che è “Desert Trip”. Un’interpretazione vocale alla Alice In Chains che lascia da parte però la piena disperazione della band di Seattle e vira verso la psichedelia strumentale dei The Doors con assolo finale di chitarra con effetto wah wah a dare proprio la tonalità desertica del titolo del brano. Il pezzo che però dopo diversi ascolti ci ha più colpito è stato “The Misanthrope” che parte spedito noise alla Fugazi, strofa con un synth post-punk in primo piano, virata verso il funk-metal con tanto di riff alla Rage Against The Machine per sfociare in un ritornello di un discreta orecchiabilità emo-core. E pensate che sia finito qua?? Sbagliato!! C’è pure un finale piano e voce dove l’interpretazione di Mattia si fa più delicata ma androgena alla David Bowie. Il tutto in poco più di quattro minuti di canzone e con questo abbiamo fatto capire molto bene cos’è la musica dei Pacino!!! Ed alla fine è proprio questa la loro grande forza anche se per un ascoltatore poco esperto può risultare un ostacolo ma per il valore artistico del progetto non può che essere davvero un enorme pregio!! Esperti o no consigliamo comunque questo lavoro a tutti coloro che amano la musica spietata e senza respiro perché questo disco è un perfetto thriller musicale che non molla mai la presa!! E quindi ascoltateci venerdì sera prima di uscire e magari per andare a qualche concerto. Se volete interagire con noi il numero per gli sms in diretta è sempre il 334-7102672 e la pagina su cui postiamo durante la trasmissione www.facebook.com/musicaattiva. Beh diciamo pure che inizia col ‘botto’ per la prima puntata del 2019!! Ciao rockers!!

Lo STAFF di mUSICAaTTIVa

 

 

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