La maestosa opera musicale distopico-fantascientifica di OTTODIX.

Questo Venerdì 23 Giugno alle solite ore 21 sulle frequenze 94.00Mhz di Radio Gamma 5 e in streaming dal sito www.musicaattiva.com presenteremo il nuovo album del progetto OTTODIX, sotto cui […]

Questo Venerdì 23 Giugno alle solite ore 21 sulle frequenze 94.00Mhz di Radio Gamma 5 e in streaming dal sito www.musicaattiva.com presenteremo il nuovo album del progetto OTTODIX, sotto cui si cela il cantante e musicista Alessandro Zannier, dal titolo “Arca”.

Vogliamo dirlo subito, per essere immediatamente chiari: abbiamo trovato questo disco tra i più complessi ed elaborati, ma allo stesso tempo affascinanti, lavori pervenuti in quasi vent’anni di mUSICAaTTIVa!! Questo sia su un piano musicale, infatti è composto da ben 15 tracce e certe arrivano fino ai 9 minuti di durata con pure canzoni strumentali chiamate ‘teche’ che contengono la voce di un’annunciatrice androgena che introduce il brano/luogo successivo che si andrà ad esplorare. Ed inoltre se la base di partenza è quella di un disco cantautoral-elettronico nella sostanza si spazia tra molteplici mood e diverse contaminazioni di generi. Ma questo è ancora nulla se non si prende il lavoro sotto l’aspetto concettuale! Probabilmente il tutto avrebbe potuto essere un romanzo di fantascienza post-apocalittico dove ‘Arca’ è il nome del’ipotetica ‘nave’ spaziale che sta traghettando i coloni scappati dalla Terra ormai inquinata ed inabitabile alla ricerca di un altro pianeta. Questa città-stato spaziale dove gli abitanti nascono, vivono e muoiono è pure disegnata nella cover del disco ed assomiglia ad una mega-tartaruga con 6 satelliti-distretto, descritti uno per canzone, dove si compiono delle attività fondamentali ed obbligatorie per la sopravvivenza della colonia. In questo mondo artificiale distopico sembra ci sia un’entità suprema (intelligenza artificiale?) a tiranneggiare ma in realtà a correggere tutti gli errori che in millenni ha compiuto l’uomo fino al punto di rendere invivibile il pianeta su cui viveva.

Ma iniziamo ad addentrarci traccia per traccia in questo concept-album visionario! Si parte con “Gravità” che è anche il primo singolo ed il brano che finora vi abbiamo trasmesso nei nostri spazi radiofonici. Ma questo non è la versione synth-pop radiofonica che vi abbiamo fatto sentire noi ma bensì una versione estesa di oltre 7 minuti che racconta la fuga dal nostro mondo e la parola ‘gravità’ è sia intesa come sostantivo ovvero nel staccare il volo verso lo spazio ed anche come aggettivo interpretando stavolta l’entità del danno irreparabile che è stato compiuto.

La seconda sorprendente traccia è proprio “Arca”, un brano festaiolo e danzante, elettronico ma che strizza l’occhio alla disco-music anni 70. Con un mood a metà strada tra i Daft Punk e gli Abba si presenta ai coloni questa perfetta stazione spaziale che farà da loro casa.

A questo punto si va a scoprire i 6 distretti ed il primo è giustamente quello dedicato alle nascite dal nome ‘Gemini’. La canzone si intitola “Nati su Gemini (Generazione Charlie)” e racconta la clonazione dei nuovi umani su una base musicale dominata da un basso robusto ed arrangiamenti tra il prog e l’elettronica che fa venire in mente certe produzioni degli anni 80 dei canadesi Rush.

Il secondo distretto è “Eco” dove si vive in un ambiente naturale ricreato in cattività raccontato per mezzo di un brano ballabile e pop alla Pet Shop Boys se non fosse per l’intramezzo inusuale di piano e le orchestrazioni.

Il terzo è “Memorandom” quello dove si studia la storia per evitare gli errori del passato e qua il suono diventa ipnotico, un po’ dub, un po’ trip-hop, sulla scia dei primi Morcheeba.

Poi il quarto distretto è “Techne” che sarà anche il secondo singolo estratto con videoclip dell’album e dedicato stavolta alla scienza ed alla ricerca per sopravvivere alle esigenze e risolvere le problematiche future della colonia.

Il quinto distretto è quello occupato dalle attività più sottovalutate e bistrattate nella Terra prima della sua fine cioè l’arte ed la filosofia ed intitolato “Musa”. E’ un brano downtempo alla Massive Attack che sostanzialmente chiede scusa sulle mancanze degli uomini moderni e sul loro vuoto morale.

L’ultima stazione è “Utopia” ovvero quella riservata alla caccia utopica di un nuovo pianeta nelle galassie. Pezzo techno sperimentale e molto lungo, onirico, da viaggio, che si abbandona ad una lunga coda pianistica classica da camera che viene destrutturata elettronicamente alla fine.

Chiude questo complesso lavoro la canzone “Simulatore” un elettro-ambient che prova a ricreare un’eventuale vita di umani quando finalmente si troverà questo fantomatico nuovo astro su cui costruire il nuovo habitat per i discendenti dei terrestri.

Ci siamo dilungati fin troppo ma dovevamo fare un po’ di chiarezza su questa maestosa ottava fatica discografica di Ottodix uscita per la veronese Vrec Music Label. Ma ora siamo curiosi di capire voi che ne pensate di questa opera musicale e ce lo potete comunicare scrivendoci al numero unico degli sms e dei whatsapp della radio per la diretta il 334-7102672.

Sperando in un futuro diverso da quello descritto nel disco vi auguriamo che almeno nel vostro micro-mondo la musica non sia così marginale anche perché nella seconda parte ‘demoATTIVI’ abbiamo song nuove arrivate che siamo sicuri non vi lasceranno delusi!!

W la MUSICA!! BYE.

 

Lo STAFF di mUSICAaTTIVa

 

 

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