BOB BALERA stavolta fa l’astronauta tra i ‘Pianeti’ dei sentimenti.

Erano venuti negli studi di mUSICAaTTIVa nel 2017 a presentare il loro primo disco ufficiale “E’ Difficile Trovarsi” ma in realtà avevamo avuto già un buon airplay nelle nostre frequenze […]

Erano venuti negli studi di mUSICAaTTIVa nel 2017 a presentare il loro primo disco ufficiale “E’ Difficile Trovarsi” ma in realtà avevamo avuto già un buon airplay nelle nostre frequenze 94.00FM e in streaming nel sito www.musicaattiva.com già dal primo Ep “Giorni Da Cicala” del 2014. Stiamo parlando dei BOB BALERA, progetto di Cittadella, nato da una band che si celava sotto questo personaggio immaginario ed ora vive sotto forma di duo: con il polistrumentista Matteo Marenduzzo e il cantante Romeo Campagnolo.

E non sembra cambiata solo la line-up, perché “Pianeti”, il loro secondo disco pubblicato pochi mesi fa per la Dischi Soviet Studio, se da una parte comunque segue il percorso già tracciato dai lavori precedenti, dall’altro invece rimarca sempre più un sound rock-autoriale dai retrogusti vintage e con un mood ed un’aura di disillusa malinconia.

La scrittura dei brani intreccia una miriade di emozioni e di rapporti umani spesso affannati e difficoltosi con un linguaggio che deve sicuramente molto al binomio Battisti-Mogol e non a caso nel disco è presente pure una versione della band della canzone “L’Aquila” contenuta dell’album “Il  Mio Canto Libero” del 1972.

Ma rispetto ai cantautori di allora il tutto sembra più acre e spigoloso e i due singoli che vi abbiamo già trasmesso nelle scorse puntate ne sono un esempio. Nonostante il basso funk tiene, in entrambi, il groove piuttosto deciso, tanto da renderli pezzi sicuramente ballabili, le chitarre invece sono decisamente taglienti ma non quanto la voce di Romeo che ha un tono vissuto e sofferto. Ed è proprio quell’equilibrio perfetto tra le due ‘estremità musicali’ ad essere il vero punto di forza di queste canzoni (e forse anche dell’intero disco)!!

Il primo singolo “Rimini” parla d’amore, ma di un amore che vorrebbe essere felice da qualche parte nel mondo: Ma dove? In quale posto? Forse nella riviera romagnola? Invece nel secondo “Dimmi Che” c’è un basso che non si fa mai mettere in secondo piano rispetto alle chitarre ed anzi, nel ritornello pop, viene rafforzato dai synth che ne danno un sapore oltre che psichedelico anche intensamente carnale, come la buona scuola di certi brani sui generis dei Tame Impala hanno insegnato.

Ma come abbiamo già detto i pezzi tirati e rock con chitarre graffianti non mancano nell’album ed infatti dall’apertura alternative “Solo Tu”, alla corrosiva e distorta “Venezia In Autostop” con un testo sfacciato e maledetto, in questo caso più alla Manuel Agnelli e chiudendo il disco proprio con “L’Astronave”, canzone  intrisa di un romanticismo epico e con delle orchestrazioni decisamente ben fatte che rimandano ai Baustelle anche se in una versione sicuramente più spinta e con riff di chitarra più acidi e noise, alla fine il rock’n’roll sembra essere il principale verbo dell’opera!

Non poteva di certo mancare una ballata ed ecco pure “Veronica”, con lo spettro di Battisti che ritorna, e quelle sensazioni di stare sul filo del rasoio che stavolta si sono insinuate tutte nel cantato e nella storia che si sta raccontando, mentre le chitarre restano armoniosamente acustiche.

L’abbiamo tenuta per ultima, ma solo perché probabilmente abbiamo voluto rovesciare la classifica: stiamo parlando di “Perdersi Tra Gli Alberi”. Incastonata proprio a metà del disco, questa canzone in stile brit-pop è soffice e delicata per tutta la prima parte, per poi prendere corpo e velocità alla Perturbazione ma anche alla The Verve o alla Pulp se si vuole andare tra gli anglosassoni, fino alla deflagrazione sonora dai toni più decadenti, con atmosfere finali stavolta più vicine agli Editors. E tutto questo nasce, vive e muore in soli 3 minuti e 42 secondi splendidi!

D’accordo …ora basta! Vi abbiamo svelato già troppo! Sintonizzatevi questo VENERDI’ 9 DICEMBRE alle ore 21 davanti alla radio per i residenti in Veneto e nel nostro sito per chi volesse ascoltarci via web da fuori regione perché vi faremo ascoltare molto di questo lavoro, oltre che al probabile live acustico in diretta dallo studio degli stessi Bob Balera!!

Come sempre se volete interagire con noi per qualsiasi vostro commento o pensiero lo potete fare messaggiandoci al numero unico di sms della radio, il 334-7102672 oppure scrivendoci nella pagina dell’evento social https://www.facebook.com/events/451570170489336/ del programma radiofonico.

Ed anche in questa puntata nella parte finale non potevano mancare altri inediti appena pubblicati ed arrivati in redazione pronti per farvi scoprire nuove realtà e progetti sonori della musica underground del Veneto. Gli ultimi sgoccioli di musica di questo fine anno siamo sicuri non vi deluderanno e mettono già un buon sigillo per il prossimo che speriamo, nonostante tutte le difficoltà del settore, continui con questa alta qualità!!

Finché anche un solo uomo sarà ancora capace di emozionarsi, la musica come l’arte vivrà!!

BYE BYE.

 

Lo STAFF di mUSICAaTTIVa

 

 

 

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