MARCO PIVATO e il suo nuovo concetto di opera rock!

Sulle tradizionali frequenze 94.00Mhz di Radio Gamma 5 o dal web in streaming nel sito www.musicaattiva.com Venerdì 17 Settembre alle solite ore 21 nuova puntata di mUSICAaTTIVa, la trasmissione sulla […]

Sulle tradizionali frequenze 94.00Mhz di Radio Gamma 5 o dal web in streaming nel sito www.musicaattiva.com Venerdì 17 Settembre alle solite ore 21 nuova puntata di mUSICAaTTIVa, la trasmissione sulla scena indipendente ed underground del Veneto.

Questa settimana ospite in studio MARCO PIVATO, che avete sentito probabilmente nominare nelle nostre frequenze perché è stato il bassista dei Virtual Time, band che abbiamo trasmesso ed invitato in radio più volte in questi anni. Ma ora questo gruppo non c’entra niente perché il ragazzo vicentino in realtà è un polistrumentista che nonostante la sua giovane età ha già avuto diverse esperienze musicali in molteplici progetti ed in questo periodo di pandemia senza concerti ha dedicato il suo tempo a comporre ed incidere il suo primo disco solista dal titolo “A House On The Horizon”.

Lavoro, confessiamo subito, che agli inizi ci ha un po’ spaventato poiché contrario e sicuramente molto lontano dallo standard delle produzioni musicali di oggi ma pure a quasi tutte quelle che ci arrivano in radio da noi di questi tempi!

Innanzitutto coraggiosa la scelta di fare un concept-album  in un momento di musica a singoli! Con canzoni tutte legate una all’altra sia musicalmente che nella storia di queste due ipotetiche sorelle Lucy e Leilah che rappresentano una il concetto di vita e l’altra di morte. E poi altra scelta inusuale nel fare un disco lunghissimo con ben 16 tracce e con un minutaggio senza schemi che varia dal poco più di un minuto di “Reflections Of Night” o “Wéiji” fino ai quasi 10 minuti della title-track “A House On The Horizon”!!

E non abbiamo ancora finito di elencare le stranezze poiché Marco è autore e compositore di tutte le musiche e i testi ma non è un cantante quindi ha utilizzato ben 4 voci di amici (2 maschili e 2 femminili) per le parti cantate. Tra l’altro le due femminili ognuna ha interpretato una delle due ‘sorelle’ quando venivano prese in causa in prima persona nel testo delle canzoni.

Un disco, quindi, decisamente complesso che non lo è da meno nel miscuglio di generi musicali che riesce ad inserire dentro e per questo ora avete capito la nostra preoccupazione iniziale, nonostante i nostri orecchi esperti, su questa ‘montagna’ di particolarità e concetti che include. Ma alla fine dobbiamo anche essere sinceri che per nostra sorpresa dopo un po’ di ascolti tutto si amalgama è il lavoro inizia a filare via dritto come l’olio ed a regalarti diverse ottime sensazioni!

Il disco inizia con l’intro-canzone “What’s Behind Tomorrow’s Door”, introspettiva e psichedelica come un inizio di un album degli ultimi Radiohead o di qualche band post-rock, vede le due voci femminili delle ‘sorelle’ presentarsi agli ascoltatori.

Ma già dai due brani successivi tutto cambia infatti “Lucy’s Battle Cry” è un potente progressive rock con voce femminile (appunto quella di Lucy) e “Blank-Eyed Girl Eclipse” che parte come una marcetta orchestrale con tanto di violino e tromba ma sfocia in un riff chitarristico heavy-metal epico, in un groove di basso frenetico ed in un cantato maschile potente e malefico. Il tutto quindi un eclettismo di certo non secondo a quello dei King Crimson!!

Tutto sfocia senza nessuno stacco strumentale verso la già citata e lunga suite che fa da titolo all’intero lavoro che parte come una ballata soffice e pop ma passa da diverse atmosfere: quella più chitarristica ed hard-rock, quella orchestrale e d’atmosfera, quella sintetica su un piatto di testiere anni 80 …per concludersi com’era iniziata in ballata.

Più o meno a metà disco c’é anche un’altra ballata che può sicuramente considerarsi il singolo del disco ovvero “Smothered Whispers” ed infatti è il brano che vi abbiamo più volte trasmesso nei nostri spazi!! Parte acustico con una voce profonda e calda che non fa rimpiangere di certo quella di Jon Bon Jovi ma si evolve verso un ritornello più potente e post-grunge dove anche il cantato si fa più ruvido e nel finale strumentale entrano inaspettatamente delle imponenti tastiere prog.

La seconda parte del disco secondo noi è la più riuscita di questa opera rock!! Ha un bel tiro “No Cure” che parte basso e tastiere come fosse un brano new wave ma all’entrata della voce (femminile?) e delle chitarre rimane l’oscurità prendendo però connotati più gotici e metal che avvicinano la canzone alle produzioni dei Lacuna Coil.

Riuscita è pure “Let The Dream Begin Now”, rampante e sbarazzino hard-rock alla Van Halen con un altro ritornello di una certa presa. Di glam-rock ed hair-metal sembra vestita anche “The Mission’s Result” anche se la liricità della voce somiglia più a quella di Serj Tankian ed anche certe parti strumentali si avvicinano più all’alternative metal dei suoi System Of A Down.

E si finisce l’intero album con un’altra lunga suite “The Crow & The Lark” dalle multiformi atmosfere ed dal carattere mistico.

Insomma un opera rock del secondo millennio che siamo curiosi di farvi sentire e quindi di conoscere il vostro parere. Lo potete fare come sempre durante la diretta inviandoci degli sms al numero 334-7102672 o scrivendo nella sezione ‘Discussione’ dell’evento facebook https://www.facebook.com/events/4894644793897283/ e noi leggeremo tutto on air nella trasmissione. Siamo altrettanto curiosi di sapere il parere sul disco del nostro Chill Cool Sound Professor che non mancherà nemmeno lui con la sua temuta recensione.

E poi come sempre tante nuove canzoni della musica indie regionale che come sempre non finiscono di sorprenderci per bellezza e qualità!

L’appuntamento quindi è fissato con la ottima musica!! Bye Bye.

 

Lo STAFF di mUSICAaTTIVa

 

 

 

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