Il favoloso bipolarismo musicale di PETRINA a mUSICAaTTIVa.

Questo Venerdì 3 Febbraio alle ore 21 nuova puntata di mUSICAaTTIVa,  per il Veneto sui 94.00FM di Radio Gamma 5 e per il resto del mondo troverete invece la diretta […]

Questo Venerdì 3 Febbraio alle ore 21 nuova puntata di mUSICAaTTIVa,  per il Veneto sui 94.00FM di Radio Gamma 5 e per il resto del mondo troverete invece la diretta streaming nel sito www.musicaattiva.com, con ospite in studio una geniale cantautrice padovana conosciuta come PETRINA.

Al secolo Debora Petrina nasce come pianista di scuola classica ma negli anni ha maturato un suo stile compositivo e di scrittura che abbraccia più generi e che l’ha portata a suonare e comporre anche con la chitarra elettrica. Sarà da noi per presentarci “L’Età Del Disordine” ovvero il suo nuovo disco, il primo tutto in italiano, dopo i precedenti tre di inediti: “In Doma”, “Petrina” e “Be Blind” dov’era l’inglese a far da padrone.

Sarebbe troppo facile, prendendo una pianista sicuramente dotata con dei lunghi riccioli rossi come lei e definirla la Tori Amos italiana o, senza guardare alla fisionomia, paragonarla ad altre particolari cantanti col piano come Fiona Apple o Regina Spektor od a cantautrici impegnate ed eccentriche del passato tipo Joni Mitchell o Kate Bush, per finire magari, quando con la chitarra a tracolla si da al rock’n’roll, pensar ad una femme fatale come PJ Harvey ma nel disordine più totale Debora prende probabilmente da tutte queste per essere in realtà solo se stessa ovvero semplicemente (non molto!) Petrina.

Avrete notato che abbiamo fatto un sacco di nomi tutti stranieri quando il disco è in italiano, ma non ci siamo sbagliati, questo perché secondo noi non ci sono cantautrici di fama nel nostro paese che finora hanno percorso tali sonorità! Se dobbiamo proprio parlare di cantautorato italiano, nelle sue divagazioni più jazzy, sembra piuttosto essere una Paolo Conte in gonnella.

Infondo il vero pregio del disco è questo favoloso bipolarismo musicale che riempie di colorate pennellate l’intero lavoro. In un crogiuolo di umori contrastanti dove Debora nel caos sembra ritrovarsi perfettamente. Dolcezza e fragilità infinita che si contrappongono ad altre parti musicali spietate da serial killer, malinconie cosmiche e spirituali che in un batter d’occhio diventano pura energia carnale, spettri e mostri nascosti nel buio che mutano poi in luce e gioia.

Ma qual è la vera Petrina di tutte queste? Per fortuna possiamo affermare senza dubbi: TUTTE!!

L’album si apre con “Begonie”, canzone tenebrosa ma anche mistica che noi vi abbiamo trasmesso in abbondanza negli ultimi mesi e che è il secondo singolo pubblicato, correlato pure, da un bellissimo videoclip visionario.

Il primo singolo era stato invece “Ginnastica”, che aveva anticipato di qualche mese l’intero lavoro, anch’esso uscito con un ironico video ‘sportivo’ con la madre. Questo è un pop barocco sorretto da un piano nevrotico che nel finale prende vie sempre più psichedeliche.

In realtà è tutta la prima metà del disco che sembra nascondere tanti ‘mostri’ e far uscire la parte più contrastata ed aggressiva della cantautrice padovana. A parte in “Era Ieri” dove  Debora si abbandona ad una confidenziale ed eterea ballata pianistica da cui ne esce la frase che contiene il titolo all’intera opera: ‘era ieri l’età del disordine / le poltrone da mesi ingombre / di maglioni snodati ammucchiati / corpi distratti e pensieri attorcigliati’.

Con il rock-blues ibrido di “Cocktailchemico”, il synth-dark etnico di “Panorami-che” alla Dead Can Dance e l’ipnosi pianista del “Amore è Cieco” finisce la porzione nevrotica del lavoro.

Per lasciarsi improvvisamente scivolare nella seconda parte del disco, quella più celata e profonda, con la dolcezza spaziale della bellissima “Astronauta”, immateriale e impalpabile, ma soprattutto onirica quanto certi componimenti di Moby.

La ballata più classica dove si prende a piene mani dalla tradizione italiana è “Cosa Sai di Me”, una canzone dove la nostra ospite si mette a nudo trovandosi probabilmente a suo agio tra i lidi liguri. In “Jingle” invece c’è tutto il jazz di Petrina con un’interpretazione che fa molto Simona Molinari.

Il disco chiude con un’altra canzone dolce ed ambientale come “Piccola Cicatrice”, ma non prima di aver spezzato questo pathos con il pezzo più oscuro e rock’n’roll, cioè “Cuore Nero”, dove una chitarra slabbrata fa di Debora una malefica dark-lady  tra arrangiamenti taglienti e sonorità acide.

Siete riusciti a fare un po’ di ordine? Probabilmente no …ma è proprio questa la sua bellezza!! Quindi ascoltate il nostro consiglio e seguite la puntata in diretta per farvi una vostra personale idea che potrete farci sapere durante la trasmissione scrivendoci tutti i whatsapp che volete al numero unico della radio 334-7102672 e poi saremo noi a leggerli on air.

Come al solito termineremo la puntata con il frammento di trasmissione ‘demoATTIVI’ dove vi faremo ascoltare le ultime song arrivate da quella fonte inesauribile di arte che è l’indie ed l’underground del Veneto.

Golosa musica a tutti!!

 

Lo STAFF di mUSICAaTTIVa

 

 

 

LINK:

https://www.facebook.com/deborapetrina

https://www.instagram.com/deborapetrina/

www.musicaattiva.com

www.facebook.com/musicaattiva

https://www.instagram.com/musicaattiva/

https://www.youtube.com/@MusicaAttiva