Questione di geni!! La musica degli HALLEY DNA è un aculeo dritto al cuore!!

Venerdì 23 Luglio alle ore 21 sui radiofonici 94.00Mhz di Gamma 5 per il Veneto e nel web con lo streaming dal nostro sito www.musicaattiva.com per tutto il resto del […]

Venerdì 23 Luglio alle ore 21 sui radiofonici 94.00Mhz di Gamma 5 per il Veneto e nel web con lo streaming dal nostro sito www.musicaattiva.com per tutto il resto del mondo potrete ascoltare mUSICAaTTIVa, la storica trasmissione sulla miglior musica indie ed underground regionale che in questa puntata ha delle vere e proprie ‘istituzioni’, oseremmo dire anche italiane, se si parla di musica indipendente!!

Tutto questo perché verranno a presentare il loro nuovo e secondo disco gli HALLEY DNA. A primo acchito forse questo nome non vi dirà molto visto che ha pochissimi anni di vita ma se vi sveliamo che si tratta di un ‘supergruppo’ sotto cui si celano Marco e Matteo (rispettivamente ex-voce/chitarra ed ex-batteria dei Red Worms’ Farm), Renato (ex voce/chitarra dei Renè Basca & The Biscuits) e Alessio alla terza chitarra probabilmente esclamerete “Oh Santo Cielo” :-O!!

In realtà quasi di nascosto da tutti gli Halley DNA si erano già autoprodotti un disco nel 2019 dal titolo “Via Tonzig” che è stato la prova generale per capire le attitudini dei vari componenti e come unirle in un unico messaggio sonoro. Noi vi avevamo passato la riuscita “Afro” che unisce delle ritmiche tribali con un approccio rock-noise e faceva già presagire ottimi sviluppi musicali!!

Quest’anno la band ha dato alla luce la loro seconda creatura dal titolo “Futurismo e Fastidio” per la padovana Dischi Sotterranei. Etichetta che ha prodotto finora la maggior parte della nuova scena indie patavina ma che con i ‘veterani’ Halley DNA a questo punto ha voluto creare un ideale e giusto ponte generazionale con quella che fu!!

C’è subito da dire che ho ascoltato diverse volte all’inizio il disco in auto col bluetooth del cell che me lo riproduceva solo in modalità ‘shuffle’ ovvero in riproduzione casuale e in questa fase ho apprezzato dell’album un sacco di belle canzoni! Ma quando ho iniziato a mettere su il disco a casa nella sua classicità dalla traccia 1 alla traccia 12 tutto mi è sembrato fantasticamente più bello e nell’interezza della durata del lavoro sono rimasto piacevolmente stupito!! Cosa si perdono le nuove generazioni che non hanno più l’abitudine di ascoltare un disco dall’inizio alla fine?!?

Infatti le canzoni che mi avevano più colpito non arrivano di certo all’inizio anche se le iniziali “Old Soul” e “Clean Break” si sono dimostrate perfette per dare il via al disco e creare un giusto seguito con la produzione dei Red Worms’ Farm.

L’unica traccia in italiano è proprio quella che da il titolo al disco “Futurismo e Fastidio” e che si avvicina molto ad un post-hardcore specie per il modo di cantare decisamente tirato ed urlato!

Il singolo con videoclip e anche la canzone che abbiamo passato più volte nei nostri spazi radiofonici cioè “Murder (A Kind Of)” che non sappiamo dirvi se sia la migliore ma di certo quella più rappresentativa delle variegate vie che prende il disco infatti stiamo parlando di uno spinto rock’n’roll-garage che passa dal noise allo shoegaze con un cantato decisamente nevrotico e passaggi disco-punk!!

Ma il nuovo corso più sorprendente e riuscito è quando la band strizza l’occhio alla melodia vocale in ritornelli azzeccati e canticchiabili in brani post-punk come “Kino Eye” e “You Can’t Love” o addirittura quasi brit-pop come “Damn Prudence” che ci hanno fatto tornare in mente ottimi brani di fattura punk dei Maximo Park.

E poi il lavoro finisce con una traccia più bella dell’altra: dal blues-noise di “Double Love” alla Jon Spencer, a “Morning Lovers” che sembra uscita dalla creatura più noise di Nick Cave ovvero i Grinderman, a “K-Wave” dove il rock’n’roll-noise si fonda magistralmente con sintetici synth e sconfina con il math-rock dei Battles!!

Il tutto si conclude con un brano strumentale “Chiusura Afro-Futurista” che ascoltato anche in modalità ‘shuffle’ l’interno del disco fa capire quanto non sia solo un finale ma una riuscita composizione che si regge in piedi anche da sola tra ritmiche afro e synth digitali.

Un applauso comunque bisogna per forza sempre fare a Matteo il batterista che ha riempito il disco di una miriade di ritmi che non ti permettono un attimo di respiro accompagnati spesso da chitarre taglienti ed ora capite perché paragoniamo la loro musica ad un dardo che si conficca nel cuore!! ‘Questioni di geni’ non so se sia più attinente parlare di genetica o di genialità sta di fatto che le nuove generazioni da questo disco hanno molto da imparare!!

Se volete dire anche voi la vostra su questo disco potete scrivere degli sms al 334-7102672 che arrivano nel computer in radio o postarci nella sezione ‘Discussione’ dell’evento facebook della puntata al link https://www.facebook.com/events/864516634501005/ quello che credete più opportuno! Poi saremo noi a rendevi parte attiva della trasmissione!

Salutandovi vi ricordiamo che torna la famigerata e temibile rubrica-recensione del nostro Chill Cool Sound Professor che vedremo se riuscirà a fare a pezzi anche gli Halley Dna e nella parte finale della trasmissione diverse nuove canzoni arrivate in redazione nelle ultime settimane e pronte per farsi ascoltare in diretta nelle nostre frequenze.

Buona musica indipendente a tutti!!

Lo STAFF di mUSICAaTTIVa

 

 

 

LINK:

https://www.facebook.com/Halleydna-291891324793058

https://www.instagram.com/halley_dna/

www.musicaattiva.com

www.facebook.com/musicaattiva

canale youtube: @musicaattiva             https://www.youtube.com/channel/UCq2IONALIeYPwdOZhnkEYmg