JUN fa tutto da se e ne esce un concept-album complesso ed intenso.

Correva l’anno 2006 e da noi a mUSICAaTTIVa passava una giovane band di Camposampiero(PD) dedita all’indie/post rock in italiano dal nome Vitroninfea capitanata da Alessandro Lucatello, pochi anni e poi lo scioglimento. Tanto silenzio e verso la fine del 2014 ci arriva in redazione un misterioso Ep di 4 brani firmato JUN. Non ne sappiamo nulla dell’autore però ci piace e decidiamo di mettere il pezzo “Alpha” in rotazione nella nostra programmazione musicale. Ci mettiamo un po’ a capire il tutto, ovvero fino all’anno scorso quando scopriamo che sotto questo pseudonimo si cela proprio Alessandro del quale noi avevamo perso per anni le tracce musicalmente parlando e nel frattempo si era messo in proprio a comporre canzoni suonando da solo tutti gli strumenti: dalla chitarra, al basso, al piano, ai synth, arrangiando con drum-machine e orchestrazioni varie fatte a pc tutto il resto, fino a scriversi i testi in italiano per poi cantarli di persona. Nell’autunno dello scorso anno esce finalmente dopo tanto lavoro rinchiuso nella sua cameretta/studio di registrazione il disco “Strategie Oblique”. 11 brani che ci spiazzano e ci affascinano allo stesso tempo lontani da quello che eravamo abituati a sentire quando lui faceva parte e suonava nella band. Album nato da un viaggio in Germania pretesto per raccontare la propria intimità e le difficoltà della routine nella vita quotidiana occidentale. Sospeso tra voglia di raccontare come fosse un cantautore, incursioni massicce di synth cosmici e distorsioni arrivate al limite dello shoegaze, Jun sa essere anche pop, come orchestrale e, non poteva essere altrimenti viste le premesse, sa strizzare pure l’occhio a certo kraut-rock di origine chiaramente teutonica. Disco che racchiude un animo pop ma non proprio da primo ascolto visto che le molteplici forme e generi che tocca non rendono il tutto così semplice anche se le canzoni sembrano comunque sempre un susseguirsi l’una dell’altra. Il lavoro parte con il pezzo strumentale “Reeperbahn”, passa per “Blackout” canzone che ricorda i Verdena in una strana combinazione con le sonorità kraut-rock, mentre il terzo brano è “Cosmica” di cui si può trovare anche un bel videoclip su YouTube, questo insieme ad “Oblique”, altro brano nella parte conclusiva del disco, sono le due canzoni dove Jun mette più a fuoco la lezione dream-pop degli ultimi lavori dei Blonde Redhead tutto sempre però cantato in italiano. Poi c’è il passaggio più pop del disco prima con “Le Luci Di Berlino” quasi alla Amor Fou di Raina ma soprattutto con  “Che Ne Sarà Di Noi” brano con apertura di pianoforte che man mano si espande in una stupenda orchestrazione che farebbe impallidire tutti i brani sentiti a Sanremo questo anno. Da qui inizia la vera estesi del disco, prima con “Reset”, brano che abbiamo scelto come singolo nel nostro programma e che i nostri ascoltatori hanno già ascoltato: uno space-rock delizioso quanto onirico ed apocalittico. Per poi immettersi in “POSTdamer Platz” splendido intermezzo strumentale solare ed arioso ma anche nostalgico al punto giusto per partire poi con “La Vita Degli Altri” altra bellissima song intensa e struggente dall’incedere new wave. Da qui il disco va verso la fine e aggiunge pure una ghost-track conclusiva per non farci mancare nulla. VENERDI’ 25 MARZO sui 94.00Mhz di Radio Gamma 5 e in streaming dal sito www.radiogammacinque.it verso le 21.00 circa avremo Alessandro ospite nei nostri studi radiofonici per capirci qualcosa di più di questo complesso disco ma soprattutto per regalarci due ore di “vera” ottima musica. Se volete interagire con noi scrivete nelle nostre pagine www.facebook.com/musicaattiva e www.twitter.com/MusicaAttiva o mandateci un sms al numero 334-7102672 e noi cercheremo in diretta di rispondervi nei migliore dei modi. Bye bye.

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